Edilizia e legno, le incognite di autunno
È un mix tra tenuta e segnali di preoccupazione il quadro generale dei comparti legno-arredo e costruzioni in vista del ritorno dalle ferie estive. «Il legno ““ commenta il segretario regionale della Fillea Cgil Massimo Marega ““ vive una realtà di luci ed ombre, ma tutto sommato ancora positiva: se da una parte infatti il settore ha tenuto sia dopo la fase più acuta della pandemia sia quest’anno dopo l’esplosione della guerra in Ucraina, che penalizza in modo tutto sommato marginale l’export del Friuli-Venezia Giulia verso Russia e rispetto ad altri distretti nazionali del mobile, si stanno invece aggravando i noti problemi di reperibilità di tutte le materie prime. Nonostante l’aggravarsi di queste criticità , e i problemi legati alla carenza di manodopera specializzata, perdura comunque una buona capacità di adattamento delle imprese regionali, grazie alla solidità e all’ampiezza della filiera produttiva». Guardando ai numeri del comparto, restano positivi su entrambe le sponde del Tagliamento. Sia Pordenone che Udine, infatti, continuano a registrare incrementi in doppia cifra sia nel fatturato che nell’export. Il Fvg, complessivamente, mantiene la terza posizione tra le maggiori regioni esportatrici del comparto, preceduta solo da Lombardia e Veneto. «Da segnalare inoltre ““ rimarca Marega ““ che Il peso dell’occupazione delle imprese del legno e mobili sul totale dell’economia regionale, pari al 2,6%, è quasi il triplo della media nazionale».
Quando alle costruzioni, sia il 2021 che la prima metà del 2022, per la prima volta dopo molti anni, hanno visto una decisa ripresa degli investimenti. Anche in Fvg è risultata trainata dall’edilizia privata, sia grazie al traino del 110% che alle nuove costruzioni residenziali e non residenziali, ma con segnali incoraggianti anche per le opere pubbliche . «Le previsioni per gli ultimi mesi del 2022 ““ spiega Marega ““ sono di una tenuta degli attuali numeri, anche se preoccupano il perdurare della difficile congiuntura internazionale, in particolare per gli eccezionali incrementi dei prezzi dei principali materiali da costruzione, il rallentamento del superbonus e la carenza di manodopera. Fattori, questi, che hanno già causato blocchi e rallentamenti nei cantieri. Molto positivi, in ogni caso, i numeri relativi alla prima parte dell’anno. Il numero di addetti totali in Fvg, secondo i numeri delle Casse edili, è passato dagli 11.825 del 1° ottobre 2020 ai 13.389 del 30 marzo 2022, con un’ incremento lineari e sostanzialmente omogenei in tutte e le province. In deciso aumento del anche le compravendite sul mercato immobiliare e il termometro dei lavori pubblici.