Pezzetta: “Migranti, irresponsabile chi cavalca le paure per fini elettorali”
«È un clima che spaventa e che deve far riflettere tutti, a partire da chi usa la leva della paura per finalità elettorali». Il segretario della Cgil Friuli Venezia Giulia Villiam Pezzetta esprime così la preoccupazione sua e del sindacato per l’escalation delle tensioni e del dibattito sulle questioni legate all’immigrazione: «Invece di indurre tutti a un maggiore senso di responsabilità nell’utilizzo delle parole e nella gestione della campagna elettorale ““ dichiara ““ i fatti di Macerata non sembrano aver insegnato nulla: il clima sembra infatti scaldarsi ogni giorno di più, tanto da aver indotto perfino gli organizzatori della manifestazione antirazzista e antifascista nella città marchigiana, tra cui c’era anche la Cgil, a fare un passo indietro per contribuire a stemperare le tensioni».
Secondo Pezzetta «siamo di fronte a un copione già visto, nel quale gli immigrati rischiano di essere la valvola di sfogo per paure, insicurezze e tensioni che nascono in realtà dalla perdurante instabilità del quadro economico, da un’occupazione che stenta a ripartire, mentre crescono le aree di precarietà e di lavoro povero, con una conseguente espansione delle aree di povertà e di disagio sociale». Se da un lato, quindi, «è giusto chiedere che le politiche dell’immigrazione e dell’accoglienza vengano gestite anche tutelando la sicurezza ““ sia degli immigrati che delle comunità che li accolgono ““ e distribuendo nel modo più equo possibile l’impatto sul territorio, è profondamente sbagliato, intellettualmente disonesto e irresponsabile, oltre che contrario ai principi di solidarietà e civiltà , invocare o addirittura promettere respingimenti e rimpatri di massa come la soluzione di tutti i mali». Questo, rimarca Pezzetta, «anche in una regione che pur essendo un approdo dei flussi di terra dall’Asia verso l’Europa, come il Friuli Venezia Giulia, deve far fronte in questo momento a un impatto tutt’altro che insostenibile di circa 4mila migranti».
Ecco perché «la Cgil invita tutti i rappresentanti delle istituzioni e tutti i candidati che si riconoscono nei valori della Costituzione, indipendentemente dagli schieramenti, a esprimere in modo fermo e inequivocabile la condanna per quanto avvenuto a Macerata, la propria solidarietà per le vittime di quel folle gesto e a concentrare i propri sforzi nella soluzione del problema numero uno di questo Paese, quello di far ripartire l’economia e il lavoro».