Decreto semplificazioni, una grande vittoria per i lavoratori edili
Con la conversione in legge del Decreto Semplificazioni, il Parlamento ha approvato l’obbligatorietà del Durc per Congruità . Vittoria della Fillea e di tutto il sindacato confederale unitario. «Chiediamo ora al Ministro del Lavoro ““ ha commentato la segreteria nazionali Fillea Cgil all’indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della norma ““ di convocare subito le parti sociali del settore per procedere speditamente all’emanazione del decreto e rendere così operativa la norma, rispettando il termine previsto di 60 giorni».
Un voto importante per gli edili, come spiega la nota del sindacato Cgil degli edili. «Così come chiesto da noi e dalle confederazioni Cgil-Cisl-Uil ““ spiega la Fillea ““ il Decreto stabilisce l’obbligatorietà del Durc per Congruità , documento che in edilizia certifica che l’opera in costruzione è eseguita con lavoratori regolarmente denunciati (Durc) ed in numero adeguato congruo alla realizzazione del singolo intervento: con questa norma vince la qualità – prosegue il sindacato – perché chi vorrà partecipare ad una gara pubblica o percepire un incentivo dovrà essere in regola con il Durc per congruità . I tanti interventi edili realizzati fino ad oggi con l’utilizzo di questo strumento, ad esempio in Umbria o nel cratere del sisma del Centro Italia, ne confermano l’efficacia, anche come deterrente contro illegalità , infiltrazioni criminali e caporalato».
La Fillea ritiene pertanto che il voto del Parlamento «rappresenti un grande passo avanti nella lotta al lavoro nero e all’illegalità , in difesa dei diritti e della salute dei lavoratori e a tutela della qualità del lavoro e delle imprese serie», prosegue la Fillea, ringraziando «i tanti senatori e deputati che hanno sostenuto le nostre proposte e il Governo per aver espresso il proprio parere favorevole».
Per la Fillea, comunque, «c’è ancora molto da fare per garantire lavoro e cantieri di qualità , e per questo continueremo a chiedere che vengano introdotti la patente a punti ed il reato di omicidio sul lavoro, per colpire chi non investe in sicurezza e per premiare le aziende più serie». Sollecitata anche l’applicazione del contratto edile in tutti i cantieri e la sottoscrizione di specifici protocolli con le stazioni appaltanti per tutte le opere pubbliche. «Tutte richieste ““ spiega la Fillea ““ che hanno l’obiettivo di far crescere in qualità imprese e lavoro in un settore che, anche alla luce delle ingenti risorse nazionali ed europee che saranno investite, deve farsi protagonista di una nuova stagione di sviluppo, socialmente ed ambientalmente sostenibile, programmando oggi, con più formazione, più tutele, più innovazione, un futuro migliore, per un’Italia non solo più veloce e più sicura ma anche più giusta».