Distretto del Mobile, in 6 anni chiuse 294 aziende
PRATA Negli ultimi sei anni hanno chiuso nel Distretto del mobile 294 aziende. Nell’anno in corso, con ancora tre mesi davanti, sono finora fallite 7 ditte. Le tre amministrazioni comunali di Brugnera, Pasiano e Prata stanno cercando in tutti i modi di attivare iniziative che possano dare spunti agli imprenditori locali per far ripartire il settore.
I dati elaborati dalla Camera di commercio registrano oltre 2.500 posti di lavoro persi negli ultimi sei anni, dal 2009 alla fine del 2014, nei tre paesi cuore del distretto mobiliero. Secondo tali rilevazioni, a Brugnera si sono perse complessivamente 90 aziende e 969 posti di lavoro; a Pasiano si sono perse 130 aziende e 759 posti di lavoro; a Prata di Pordenone sono sparite 74 aziende e 827 posti di lavoro. Il dato preponderante riguarda, ovviamente, il settore manifatturiero, motore dell'”età dell’oro” per tutto il territorio: a Brugnera sono sparite 28 aziende e 848 posti di lavoro; a Pasiano 30 aziende e 687 posti di lavoro; a Prata 20 aziende e 884 posti di lavoro.
L’andamento sembra abbia subito una importante frenata. Quest’anno infatti il numero dei fallimenti si è fortemente ridotto. Nei tre Comuni sono fallite infatti 7 ditte. In particolare a Pasiano è fallita quest’anno solo la ditta Nuova C.i.l. srl, che si occupava di coperture e serramenti; a Brugnera sono fallite: la ditta che realizzava impianti elettrici Em power engineering srl, la ditta di cappe aspiranti Perfim srl in liquidazione, la ditta di verniciatura mobili Verniciatura Lady sas; mentre a Prata sono stati registrati i fallimenti di: Pneumatek srl, che si occupava di impianti e attrezzature ad aria compressa, Pietro Sommario titolare dell’impresa individuale 2m, impresa di tinteggiatura, e la Pnp di Pivetta Claudio e C, vendita al dettaglio di mobili.
I dati quindi sembrano rappresentare un quadro diverso rispetto a quello degli ultimi anni, almeno un po’ più stabile e quindi incoraggiante. Per uscire dalla crisi i sindaci puntano sulla formazione, la scuola del mobile di Brugnera con il nuovo corso in grafica e comunicazione; la viabilità , con la nuova Strada del mobile; l’organizzazione di incontri per mettere in relazione gli imprenditori con i mercati esteri.
Lo scorso aprile, i tre Comuni, insieme ad altri enti, hanno portato a Pasiano una delegazione cinese che sta lavorando ad un parco delle eccellenze italiane in Cina, nel distretto di Hangzhou, a sud di Shangai. L’obiettivo era quello di creare un ponte tra lo sterminato mercato cinese e l’imprenditoria locale. Gli imprenditori presenti hanno però mostrato molta diffidenza Pechino, accusando gli imprenditori cinesi di copiare in breve tempo i prodotti visti nelle fiere e di riproporli a prezzi concorrenziali, senza rispetto di brevetti su marchi e prodotti. Le amministrazioni comunali comunque non si arrendono e sperano che in ogni occasione, incontro, dibattito che organizzano, gli imprenditori riescano a trovare spunti e idee per ripartire. (c.st.)
I dati elaborati dalla Camera di commercio registrano oltre 2.500 posti di lavoro persi negli ultimi sei anni, dal 2009 alla fine del 2014, nei tre paesi cuore del distretto mobiliero. Secondo tali rilevazioni, a Brugnera si sono perse complessivamente 90 aziende e 969 posti di lavoro; a Pasiano si sono perse 130 aziende e 759 posti di lavoro; a Prata di Pordenone sono sparite 74 aziende e 827 posti di lavoro. Il dato preponderante riguarda, ovviamente, il settore manifatturiero, motore dell'”età dell’oro” per tutto il territorio: a Brugnera sono sparite 28 aziende e 848 posti di lavoro; a Pasiano 30 aziende e 687 posti di lavoro; a Prata 20 aziende e 884 posti di lavoro.
L’andamento sembra abbia subito una importante frenata. Quest’anno infatti il numero dei fallimenti si è fortemente ridotto. Nei tre Comuni sono fallite infatti 7 ditte. In particolare a Pasiano è fallita quest’anno solo la ditta Nuova C.i.l. srl, che si occupava di coperture e serramenti; a Brugnera sono fallite: la ditta che realizzava impianti elettrici Em power engineering srl, la ditta di cappe aspiranti Perfim srl in liquidazione, la ditta di verniciatura mobili Verniciatura Lady sas; mentre a Prata sono stati registrati i fallimenti di: Pneumatek srl, che si occupava di impianti e attrezzature ad aria compressa, Pietro Sommario titolare dell’impresa individuale 2m, impresa di tinteggiatura, e la Pnp di Pivetta Claudio e C, vendita al dettaglio di mobili.
I dati quindi sembrano rappresentare un quadro diverso rispetto a quello degli ultimi anni, almeno un po’ più stabile e quindi incoraggiante. Per uscire dalla crisi i sindaci puntano sulla formazione, la scuola del mobile di Brugnera con il nuovo corso in grafica e comunicazione; la viabilità , con la nuova Strada del mobile; l’organizzazione di incontri per mettere in relazione gli imprenditori con i mercati esteri.
Lo scorso aprile, i tre Comuni, insieme ad altri enti, hanno portato a Pasiano una delegazione cinese che sta lavorando ad un parco delle eccellenze italiane in Cina, nel distretto di Hangzhou, a sud di Shangai. L’obiettivo era quello di creare un ponte tra lo sterminato mercato cinese e l’imprenditoria locale. Gli imprenditori presenti hanno però mostrato molta diffidenza Pechino, accusando gli imprenditori cinesi di copiare in breve tempo i prodotti visti nelle fiere e di riproporli a prezzi concorrenziali, senza rispetto di brevetti su marchi e prodotti. Le amministrazioni comunali comunque non si arrendono e sperano che in ogni occasione, incontro, dibattito che organizzano, gli imprenditori riescano a trovare spunti e idee per ripartire. (c.st.)