Edilizia, un solo contratto per tutto l’artigianato
Con l’intesa sulla parte economica sottoscritta a fine gennaio si è finalmente completato l’iter per il rinnovo del contratto edilizia artigianato, scaduto più di tre anni fa. Con l’accordo, firmato da Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil con le controparti Anaepa, Confartigianato, Cna, Fiae Casartigiani e Claai, si allineano, per la prima volta nel settore, tutti i contratti nazionali, sia sul versante salariale che su quello degli enti bilaterali e del welfare, che per gli edili è contrattuale. Questo era l’obiettivo dichiarato dalle organizzazioni sindacali di categoria sin dalla presentazione della piattaforma ed è stato uno dei motivi principali del confronto fra le parti sedute al tavolo della trattativa.
Per il calcolo dell’aumento retributivo è stato utilizzato un metodo che omogeneizza le tabelle contrattuali dell’artigianato con quelle degli altri contratti dell’edilizia, al fine di evitare fenomeni di dumping contrattuale e di evitare concorrenza all’interno di uno stesso luogo di lavoro. Al parametro 130, operaio specializzato, punto di maggiore addensamento nell’artigianato, l’aumento è pari a 68 euro. Inoltre le parti hanno deciso di aumentare di 2 euro al I livello il contributo alla previdenza complementare nazionale, Prevedi, già a partire dal 1° marzo. Aumento che al settimo livello sarà di 4,10 euro al mese. Gli aumenti salariali si aggiungono alle intese raggiunte nel maggio del 2019 su bilateralità , fondo sanitario, fondo pensione e fondo giovani. Abbiamo anche ottenuto il potenziamento del fndo nazionale per il ricambio generazionale che prevede il pensionamento anticipato degli operai con determinati requisiti contributivi. Decisa inoltre l’istituzione di nuovi fondi fondi per incentivare l’occupazione giovanile e per l’assistenza sanitaria integrativa a favore di tutte le maestranze e degli impiegati.
L’artigianato rappresenta un comparto fondamentale, le cui specificità devono essere affrontate con misure che ne rilancino il valore aggiunto. Per questi motivi è stata istituita un’apposita commissione che elabori strumenti per rilanciare la formazione, la professionalità dei lavoratori e l’innovazione dei processi nei settori della rigenerazione, riqualificazione e adeguamento sismico.