Mibb, conclusa l’agonia
L’esito era pressoché scontato, dopo la bocciatura del concordato preventivo e l’istanza di fallimento presentata da tre lavoratori. E a portare le carte in tribunale, alla fine, è stata la stessa proprietà della Mibb (ora Mic) di Cormòns, dichiarata fallita mercoledì 20 gennaio. A rendere ancora più incerto il fututo dei suoi 30 dipendenti le nuove regole sulla cassa integrazione previste dai decreti attuativi del jobs act, con il nuovo tetto di 24 mesi nell’arco di un quinquennio (mobile). Gli spiragli per la concessione della cassa integrazione straordinaria, in luogo della semplice mobilità , passano ovviamente anche per eventuali ipotesi di rilancio produttivo dell’azienda, sia pure parziale.