Primo Maggio, il tema è la sicurezza. Torna in regione Alessandro Genovesi

Rafforzare le misure di prevenzione e sicurezza, anche attraverso una
maggiore vigilanza, per contrastare gli effetti negativi della precarietà  e
della destrutturazione del mercato del lavoro, che sono sicuramente una delle
principali cause dell’aumento degli infortuni. È quanto chiedono le segreterie
regionali di Cgil, Cisl e Uil alla vigilia del Primo Maggio, una ricorrenza che
i sindacati confederali, tanto a livello nazionale quanto in regione, hanno
deciso di dedicare quest’anno proprio al tema della sicurezza del lavoro. Dietro
a questa scelta un andamento infortunistico che, soprattutto nel 2017, è stato
segnato dall’aumento delle morti bianche, in particolare nella nostra regione,
dove lo scorso anno si è chiuso con 26 casi denunciati, ben 6 in più rispetto
al 2016. Numeri da emergenza, rafforzata anche da un aumento degli infortuni
complessivi segnalati all’Inail, in tutto 16.595 nel 2017, l’1,3% in più
rispetto al 2016.

INVERSIONE DI TENDENZA. Dopo un lungo ciclo virtuoso che durava da molti
anni, segnati da una progressiva diminuzione degli incidenti sul lavoro, il
biennio 2016-2017 ha mostrato un’inversione di tendenza che preoccupa i
sindacati. Dietro al loro allarme anche le cronache recenti, con 5 morti sul
lavoro da gennaio a marzo, una in meno rispetto ai primi tre mesi del 2017, cui
se n’è purtroppo aggiunta una sesta, la quinta nella sola provincia di Udine,
dopo il tragico infortunio di Flaviano Bernardi, l’operaio di Porpetto che due
settimane fa è stato investito da un muletto sulle banchine di Porto Nogaro.
Per quanto riguarda i casi complessivi, per il 2018 è disponibile solo il dato
Inail di gennaio, che evidenzia una riduzione dell’11% nelle denunce rispetto
allo stesso mese del 2017. Ecco perché la sicurezza sarà  l’argomento centrale
del discorso di Alessandro Genovesi, il segretario generale della Fillea-Cgil,
che concluderà  il comizio di Cervignano, tradizionale appuntamento per i
sindacati friulan. Per il leader nazionale della nostra categoria sarà  un ritorno, a solo un anno di distanza dal suo intervento dello scorso anno alla manifestazione di Gradisca.

LE CAUSE. «L’aumento del ricorso agli appalti, ai contratti atipici o nella
migliore delle ipotesi a tempo determinato o al lavoro interinale, oltre al
progressivo allungamento della vita lavorativa, anche nei settori dove le
mansioni sono particolarmente gravose», ““ spiegano in una nota unitaria i
segretari regionali Villiam Pezzetta (Cgil), Alberto Monticco (Cisl) e Giacinto
Menis (Uil) ““ non incide soltanto sui livelli retributivi e sulle garanzie
contrattuali dei lavoratori, ma anche sui livelli di prevenzione e sicurezza».
Né sarebbe corretto, secondo i sindacati, «spiegare l’aumento degli infortuni
soltanto con la timida ripresa che stiamo attraversando, «perché in passato,
anche di fronte a segnali di crescita più consistenti come quelli che si
registravano negli anni prima della crisi, la diminuzione dai casi era
costante».

LE MANIFESTAZIONI. Infortuni e sicurezza saranno il tema centrale dei
comizi, che vedranno una massiccia presenza di lavoratori e pensionati e
saranno conclusi dal segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli a
Trieste, a Cervignano da Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea,
il sindacato Cgil dell’edilizia e del legno, dal numero uno della Cisl Fvg
Alberto Monticco a Gradisca e a Pordenone da Flavio Vallan, segretario
provinciale della Cgil. Il programma delle quattro principali manifestazioni
sarà  quello tradizionale. A Cervignano il ritrovo è fissato alle 9.30, con i
trattori della Confederazione italiana agricoltori in corteo assieme ai
lavoratori lungo il percorso fino a piazza Indipendenza. Percorso consueto
anche per la manifestazione di Trieste, con ritrovo alle 9 in campo San Giacomo
e alle 9.30 in piazza Garibaldi, dove si partirà  alla volta di piazza Unità ,
con comizio conclusivo fissato per le 11, come a Cervignano. A Gradisca e
Pordenone il programma partirà  leggermente più tardi, con ritrovo
rispettivamente alle 10 nella cittadina isontina, direttamente in piazza Unità ,
e alle 10.30 nel capoluogo della Destra Tagliamento, con l’arrivo del corteo in
piazzetta Municipio previsto per le 11.