Legno, meccanica ed edilizia fanno correre la Cig

Cresce la cassa integrazione in Friuli Venezia Giulia, nonostante la frenata di giugno, quando le richieste si sono fermate a 520mila ore, in calo del 28% rispetto a giugno 2023. Complessivamente nel primo semestre ne state autorizzate 8 milioni di ore, con un incremento del 24% rispetto ai 6,5 milioni del primo semestre 2023. L’aumento è più marcato per la cassa ordinaria (Cigo), richiesta per 5,5 milioni di ore, il 33% in più dello scorso anno, più contenuto per la straordinaria (Cigs), che si ferma a 2,5 milioni di ore, in crescita dell’8% sul 2023.
Il dato conferma le maggiori difficoltà dell’economia, e in particolare del manifatturiero, tendenza che colpisce sia il Friuli Venezia Giulia che le altre regioni. A livello settoriale i comparti dove il ricorso è più marcato sono la meccanica e il legno arredo, che in Fvg assorbono da soli 5,4 milioni di ore, quasi il 70% del totale regionale, con un sensibile incremento delle richieste rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno (+41% nella meccanica, +87% nel legno). Sensibile incremento anche nell’edilizia (+26%), ma con volumi assoluti ancora bassi (400mila ore).
Guardando invece ai dati territoriali, gli incrementi più marcati si registrano a Trieste (+38%) e Gorizia (+83%), anche se con valori assoluti non particolarmente elevati (le due province assorbono complessivamente 1,6 milioni di ore, il 20% del totale regionale). Molto più alto il ricorso alla Cig a Pordenone, dove sono state autorizzate richieste per 3,2 milioni di ore, con un aumento però più contenuto (+13%) rispetto ai volumi dello scorso anno. Richieste per 3,2 milioni di ore anche a Udine, in crescita del 23% nel confronto con il primo semestre 2023.

I dati sul ricorso alla Cassa integrazione in Fvg (dati Inps, elaborazione uff. stampa Cgil Fvg)